Pensioni più alte a giugno 2024 per chi ha compiuto 67 anni

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Si tratta dell’ incremento derivante dal ricalcolo delle prestazioni
pensionistiche che scatta al compimento dei 67 anni d’età, quando si entra
nel diritto a percepire la pensione di vecchiaia.
A beneficiare di tale incremento sono coloro che hanno presentato
domanda di Ape sociale e Quota 103.
Entrando nel dettaglio se, ad esempio, si è cessata l’attività lavorativa in
anticipo rispetto all’età pensionabile – sfruttando le agevolazioni dell’Ape
sociale, attiva dal 2017, o di Quota 103, introdotta nel 2023 – si è subita
una riduzione temporanea dell’assegno pensionistico. Tale condizione
cessa nel momento in cui il pensionato – anticipato – raggiunge i 67 anni
d’età. Chi, dunque, a giugno 2024 dovesse aver raggiunto lo scalino
anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia, potrà vedere cancellate le
penalizzazioni previste dalla pensione anticipata e, dunque, beneficiare di
un incremento pensionistico.
Il ricalcolo, come previsto dalla norma, è effettuato in automatico
dall’Inps; tuttavia, si consiglia ai beneficiari di prestare attenzione
all’attuazione di tale procedura e di rivolgersi presso un Ente di Patronato
più prossimo al fine di ottenere chiarimenti.
Per tutti gli altri pensionati, cioè per coloro che sono in pensione anticipata
e non hanno ancora 67 anni, a giugno 2024 non sono previsti incrementi
dell’importo della pensione rispetto a quanto percepito nel mese
precedente.

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